mercoledì 5 maggio 2010

maldive



L'arcipelago dista 735 km da Sri Lanka ed è orientato in direzione nord-sud, estendendosi per 754 km in lunghezza e 188 in larghezza. È posizionato a cavallo dell'Equatore
Compongono l'arcipelago 1.190 isole coralline poggiate su un basamento di roccia formatosi circa 60 milioni di anni fa, nel corso dell'emersione d'imponenti montagne dal fondo dell'Oceano Indiano.
Nell'intero arcipelago, le isole abitate sono 202, di cui circa un'ottantina adibite a villaggi turistici; le rimanenti sono deserte e talvolta costituite solo da un banco di sabbia in emersione. L'isola più grande è Fua Mulaku, situata nell'atollo di Gnaviyani, nel sud dell'arcipelago.
Le isole sono formate da una base di sabbia bianca risultante dall'erosione delle barriere coralline ad opera del mare, ma anche di alcune specie ittiche (come il pesce pappagallo o il pesce balestra titano) che mangiano il corallo per restituirlo sotto forma di sabbia insieme con le feci.
Il clima delle Maldive è di carattere monsonico. Il monsone secco s'instaura da dicembre ad aprile ed è caratterizzato da piogge deboli e poco frequenti; inoltre il cielo risulta mediamente più limpido. Il monsone umido, da maggio a novembre, porta piogge torrenziali più frequenti che possono durare alcune ore e talvolta giorni interi; il cielo risulta più spesso velato o soggetto a passaggi nuvolosi. Il vento è generalmente a regime di brezza debole (5-10 nodi), ma può divenire moderato (15-20 nodi) anche per giorni o settimane,
Poiché sono situate nella fascia tropicale equatoriale, le Maldive non sono soggette agli uragani.

La temperatura oscilla tra i 26° e i 31 °C tutto l'anno, con escursioni termiche giornaliere e notturne molto contenute; la minima temperatura mai registrata fu di 17,2 °C l'11 aprile 1978, mentre la più alta, 36,8 °C, fu raggiunta il 19 maggio 1991. Il mese più caldo è aprile, anche se i più secchi e soleggiati risultano febbraio e marzo; tuttavia la costante presenza della brezza monsonica attenua la sensazione di calore, rendendo il clima molto piacevole. In corrispondenza del cambio del monsone (metà maggio e fine novembre) si producono spesso violenti acquazzoni o temporali, con venti intensi costanti o a raffica che possono durare diversi giorni.
Nel 1998 le Maldive furono colpite dagli effetti devastanti del Niño cominciato già l'anno precedente e d'intensità mai registrata a memoria d'uomo. L'acqua all'interno dell'atollo raggiunse temperature 

La popolazione stimata a luglio 2005 è pari a 349.106 abitanti così distribuiti:

* 0-14 anni: 43.9%
* 15-64 anni: 53%
* oltre i 65 anni: 3.1%.

L'unica religione praticata nelle Maldive è l'Islam sunnita. Nel paese non esiste libertà di culto, nel 2008 un emendamento costituzionale ha negato ai non musulmani di poter ottenere la cittadinanza maldiviana.Nonostante ciò la Chiesa cattolica, almeno a livello formale, considera il territorio maldiviano facente parte dell'arcidiocesi di Colombo, nello Sri Lanka, a partire dal 1886.
L'islamismo praticato alle Maldive ha caratteristiche particolari a causa del fatto di essere venuto a contatto sia con le antiche tradizioni locali che con i costumi e gli stili di vita dei molti turisti occidentali che visitano le isole. Le donne, ad esempio, nella capitale usano camminare anche senza velo, mentre nei villaggi, più isolati, le ragazze dopo la pubertà usano coprirsi su tutto il corpo ad eccezione del volto.







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Tassa di soggiorno 1: € 6.14 persona/notte Tassa di soggiorno 2: 10% del totale del soggiorno
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Neonato extra, 2 anni o meno : € 6/notte

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mercoledì 28 aprile 2010

SPAGHETTI ALLA MATRICAIANA

spaghetti alla matriciana



Sono uno dei simboli della tradizione culinaria Italiana.
La ricetta originale, nata ad Amatrice, una piccola cittadina Laziale al confine con l'Abruzzo, prevede rigorosamente gli spaghetti e non i bucatini tant'è che persino i cartelli Comunali all'ingresso della città indicano "Amatrice, Città degli Spaghetti".
Nel tempo la ricetta è stata acquisita dalla cucina romanesca che ne ha modificato uno degli ingredienti base, gli spaghetti con i bucatini. In passato la ricetta era un pasto povero dei pastori ed era in bianco, solamente spaghetti, guanciale e pecorino e null'altro.



preparazione.....

gli spaghetti all'amatriciana, eliminate la cotenna dura (1) e tagliate il guanciale a dadini o listarelle (2); mettetelo in una padella a soffriggere con l'olio, (3) aggiungendo il peperoncino tritato.

Non appena la parte grassa del guanciale sarà diventata trasparente (4), sfumate con il vino bianco (5) e lasciate evaporare (6)Quando il vino sarà sfumato, scolate e togliete il guanciale dalla padella (7) e mettetelo da parte al caldo: dopo avere spezzettato i pelati e tolti i semi interni (8) versateli in padella, nello stesso sughetto di cottura del guanciale.


(9).Cuocete il pomodoro fino a che diventi sfatto (10). Nel frattempo, cuocete gli spaghetti , scolateli e versateli direttamente nella padella, aggiungendo il guanciale, e facendoli saltare qualche istante per amalgamarsi per bene. Macinate sull'amatriciana il pepe nero e condite con abbondante pecorino grattugiato.



Ingredienti...

* Guanciale100 gr.
* Olio1 cucchiaio
* Pecorino75 grammi
* Pepe secondo i gusti
* Peperoncino
Ricette1
* Pomodori(o pelati) 350 gr
* Spaghetti400 gr.
* Vino1 bicchiere







mercoledì 7 aprile 2010

la cascata più bella



Una cascata è generata da un fiume in quel punto in cui l'acqua, a causa del dislivello, precipita invece di scorrere.

Generalmente le cascate si formano lungo i corsi dei fiumi perché, in un tratto del loro corso, la parte del terreno su cui scorrono è meno resistente all'erosione rispetto alla parte sovrastante; con l'andare del tempo si forma un dislivello tra le due parti e viene così generata una cascata che può crescere in altezza lentamente con il passare degli anni.

Alcune cascate si formano nell'ambiente montano dove l'erosione è più rapida e il corso della corrente può essere soggetto a cambiamenti repentini. In questi casi per la formazione della cascata non sono necessari svariati anni di erosione. In altri casi la formazione di una cascata può essere "istantanea" a causa di processi geologici molto violenti come terremoti od eruzioni vulcaniche, come nel caso dell'Islanda che possiede più di diecimila cascate.

Le cascate possono anche essere artificiali, fatte per abbellire giardini o il paesaggio o dovute a chiuse e a dighe costruite per creare un lago artificiale durante il corso del fiume